All’alba di sabato 12 dicembre è salito in Cielo un grande amico della De Gasperi: Peo Albini, lo storico fondatore della libreria Nuova Terra di Legnano. L’estremo saluto è stato dato da monsignor Angelo Cairati, che ha officiato il funerale in una Basilica di San Magno gremita in tutti i posti che le misure anti Covid permettevano. Una cerimonia impreziosita dal Gonfalone del Comune, per un uomo che lo stesso Cairati ha descritto come «Un uomo, buono, colto, intelligente, generoso che ha voluto tanto bene a Legnano. È stato un libraio, antica arte che porta a scegliere, a conoscere, ad aiutare».

Dalla pagina Facebook di Alessandro Rizzo
Peo! Ciao Peo!! Peo Amico!!!
E così, questa mattina ti hanno chiamato in cielo per sempre.
Questa mattina, di sabato.
Il “nostro” sabato. Il sabato mattina passavo sempre da te. Per vedere un volto Amico. E poi scherzavo con Fiorella, la prendevo in giro perché sfodera di rado quel bel sorriso che ha. E poi stressavo, una volta
Alessandro Vegetti, poi Nadia Regalia, per cercare questo o quell’altro libro (l’ultimo, “introvabile” mi aveva detto Nadia, un libro suggerito da Giorgio Vittadini, sulla storia vera di un suo professore malato di Parkinson “Pensare, solo questo rimane. Dialogo tra un uomo senza corpo e il suo cervello” …e giovedì mi è arrivato l’sms che avevate trovato anche questo libro…).
Ma spesso, dopo settimane di intenso lavoro, non riuscivo ad aspettare il sabato mattina per venire in pellegrinaggio alla Nuova Terra, e arrivavo diretto da Milano il venerdì sera, un minuto prima che tu chiudessi la libreria. A volte a libreria chiusa. E tu mi aprivi, non sbuffavi mai, e con un sorriso mi dicevi “andiamo a farci l’aperitivo!”.
E durante quegli aperitivi mi hai detto di te, della tua vita. Degli incontri che avevi fatto, Scola, Giussani, la politica, il carcere, Gesù.
Anni fa non sapevo chi eri. Ma la Nuova Terra era ben fornita e io passavo le ore, anche quando i miei figli erano più piccoli e stavano il tempo a sfogliare libri per ragazzi (ne ho le librerie piene in casa!).
Poi con il tempo ci siamo conosciuti. Mi hai dato fiducia e la possibilità di presentare libri. Che bello. Libri di diverso tipo, con autori completamente diversi. Uomini, donne, che scrivono di sé, di quello che hanno vissuto, che vivono e con loro, a presentare i libri, altre persone a raccontare cosa aveva suscitato quella lettura. Come non ringraziare Giuseppe Lupo, Gianni Micalessin, Ornella Teti, Danilo Sacco, Mattia Ferraresi, Marco Bardazzi, Luca Doninelli, Gian Mario Bandera, Alberto Porro, monsignor Angelo Cairati, Robi Ronza, Peppino Zola, Pietro Ichino, Paolo Sensini, Pigi Colognesi, Antonio Tombolini, Gianni Zuretti, Gianni Borsa, Silvestro Pascarella e tanti altri… avevamo già previsto di presentare i libri di Farhad Bitani e di Toni Capuozzo e ci eravamo dovuti fermare per il Covid…
Tutte queste presentazioni, per me sono sempre state una fonte di arricchimento.
Spesso abbiamo fatto le presentazioni con gli amici dell’Associazione De Gasperi. A volte siamo andati “in solitaria”. Sempre alla ricerca di andare a fondo del perché una persona scrive un certo libro, una certa tesi. Testi, parole, che -se uno è leale con se stesso- servono ad ognuno di noi per cercare, per comprendere un po’ di più la nostra vocazione su questa terra, il senso del nostro vivere quotidiano.
Non sono un vero giornalista, non scrivo sui quotidiani, non sono un reporter, non mi piace neanche scrivere su FB, basta guardare quante volte nel passato ho pubblicato post. Per questo vi invito a leggere sia l’articolo di Luigi Marinoni che, in mondo essenziale, descrive bene chi è stato Peo (link: Ci ha lasciati Peo Albini, anima della Nuova Terra), sia il post di Gianni Borsa (link: PEO ALBINI – La “viva” passione per i libri. Una storia che rimane) che apre orizzonti nuovi su Peo.
Peo, uno che non è stato a guardare la vita scorrere. L’ha vissuta. Intensamente.
Questa estate è uscito un libro di Julián Carrón “Il brillìo degli occhi”. Peo aveva questo brillìo.
Ciao Peo. Forza Fiorella.
Ale
PS Peo…. ci rivediamo in paradiso, dove avrai già trovato Dostoevskij, Tolstòj, Calvino, Trilussa, Dante. Li voglio conoscere. Me li presenterai tu
